22-07-2022

Di Roberta Ticli
(social media strategist
Boomerang adv)

Google Analytics viola la privacy? Ecco cosa sta accadendo

La notizia è accolta con grande timore da chi lavora nel mondo digital: in Italia, il Garante per la Privacy ha affermato che l’utilizzo del servizio di web analytics offerto da Google non garantisce più il rispetto della normativa europea per la gestione dei dati personali.
Il motivo? Il trasferimento dei dati ai server degli Stati Uniti, non più compliant con il GDPR, il regolamento europeo che disciplina il trattamento dei dati online.

Una notizia davvero preoccupante per tutti coloro che si affidano a Google Analytics per monitorare il traffico ai propri siti web e per ottenere le informazioni necessarie a profilare gli utenti. In particolare, il Garante della Privacy si è espresso contro una media company italiana che, entro fine settembre, dovrà adeguarsi alle misure da adottare per il trasferimento dei dati. Un ammonimento mirato che, in realtà, riguarda tutti coloro che usano il servizio. Il rischio è la sospensione dei flussi di dati effettuati e misurati tramite Google Analytics.

Google, da parte sua, ha aggiornato la piattaforma lanciando Analytics 4 che non registra, né archivia, gli indirizzi Ip e dunque rispetta la normativa attuale. L’analisi, però, risulta poco approfondita – e quindi poco utile – ai fini dell’elaborazione di una strategia di marketing.

La soluzione migliore, al momento, sembrerebbe quella di utilizzare dei tool di web analytics alternativi. L’Unione europea consiglia Matomo, in quanto non ricostruisce i dati anonimi e non li trasferisce negli Stati Uniti.
Non resta che attendere per sapere se si prospettano e se saranno avvallate e accettate concrete e valide soluzioni alternative.

Roberta Ticli ha studiato Economia all’Università degli Studi di Catania e ha sostenuto un Master in Comunicazione d’impresa e Social Media Management.

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